Il mio approccio

Il mio approccio si fonda sulla Psicologia Positiva (o del benessere), che considera la persona come portatrice di risorse e promuove interventi non finalizzati esclusivamente alla riduzione o alla compensazione delle limitazioni o dei sintomi della persona, ma anche al potenziamento e alla mobilitazione delle sue risorse al fine di raggiungere un maggiore benessere psicofisico e una migliore qualità di vita.

Abbraccio inoltre lo sguardo del femminismo intersezionale, del paradigma Health at Every Size® (HAES) e degli approcci anti-dieta e non focalizzati sul peso, accomunati dal contrasto allo stigma legato al peso, alla grassofobia e alla cultura della dieta. Sono infatti convinta che la ricerca del benessere individuale non sia possibile senza la comprensione delle influenze sociali sui nostri comportamenti e desideri, la decostruzione di modelli predefiniti e la co-costruzione di nuovi strumenti e risorse che favoriscono la possibilità di auto-determinarsi come individui.

Il mio approccio

Il mio approccio si fonda sulla Psicologia Positiva (o del benessere), che considera la persona come portatrice di risorse e promuove interventi non finalizzati esclusivamente alla riduzione o alla compensazione delle limitazioni o dei sintomi della persona, ma anche al potenziamento e alla mobilitazione delle sue risorse al fine di raggiungere un maggiore benessere psicofisico e una migliore qualità di vita.

Abbraccio inoltre lo sguardo del femminismo intersezionale, del paradigma Health at Every Size® (HAES) e degli approcci anti-dieta e non focalizzati sul peso, accomunati dal contrasto allo stigma legato al peso, alla grassofobia e alla cultura della dieta. Sono infatti convinta che la ricerca del benessere individuale non sia possibile senza la comprensione delle influenze sociali sui nostri comportamenti e desideri, la decostruzione di modelli predefiniti e la co-costruzione di nuovi strumenti e risorse che favoriscono la possibilità di auto-determinarsi come individui.

Il mio metodo

Nella mia pratica quotidiana, il mio metodo si basa sul Counseling Psicologico, un tipo di intervento che facilita lo sviluppo delle risorse individuali, promuove la presa di consapevolezza di sé e l’accettazione delle proprie emozioni. Durante i miei percorsi non fornisco soluzioni né suggerimenti, bensì strumenti per “aiutare ad aiutarsi” a partire dalle risorse già disponibili.

A seconda degli specifici obiettivi di lavoro, integro all’interno di questa cornice teorie, tecniche e strumenti provenienti da diversi approcci.

Credo infine nell’importanza lavoro multidisciplinare: quando necessario, collaboro con psicoterapeutɜ, professionistɜ della nutrizione e medicɜ.

I miei strumenti

Come psicologa, trovo nel colloquio clinico e nella parola i miei strumenti d’elezione. Oltre a questi, per favorire la presa di consapevolezza, la riflessione e la mobilitazione delle risorse, utilizzo tre grandi categorie di strumenti:

• Strumenti cognitivi e comportamentali

Strumenti che, da un lato, stimolano il ragionamento portando a farsi domande, cercare risposte e guardarsi/guardare la situazione problema da prospettive diverse, e, dall’altro, invitano a sperimentare comportamenti e modi di agire diversi

• Strumenti creativi

Strumenti che permettono di esprimere artisticamente i pensieri, vissuti ed emozioni, bypassando i filtri imposti dalla razionalità

• Strumenti di rilassamento e meditativi

Strumenti che permettono di lavorare sulla connessione mente-corpo, sulla consapevolezza di sé e sul rilassamento psico-fisico

Perché uso la ə/ɜ al termine di alcune parole?

Come femminista, voglio che questo sia uno spazio spazio sicuro per chiunque, così come lo sono mio studio fisico e virtuale. Questi simboli rappresentano la lettera schwa (ə al singolare, ɜ al plurale), una vocale utilizzata per rendere l’italiano una lingua inclusiva, permettendo quindi di rivolgersi a chiunque (uomini, donne e persone non binarie) senza discriminazioni di genere.