Perché non riesco a stare a dieta?
«Perché non riesco a stare a dieta?»
Se stai leggendo questo articolo, è possibile che di diete ne abbia già provate tante. Dalle più classiche alle nuove tendenze del momento, ogni volta che scopri una nuova dieta speri sempre che sia “la soluzione definitiva” alla tua personale lotta con la bilancia.
Eppure sei ancora qui, in cerca di risposte, forse perché nessuna di queste diete ti ha permesso di raggiungere o mantenere nel tempo i risultati desiderati.
«Perché non riesco a stare a dieta?! Non ho abbastanza forza di volontà, non riuscirò mai a cambiare!»
Frasi accusatorie e auto-colpevolizzanti come queste sono la norma. Come prima cosa, voglio dirti che non è colpa tua se non riesci a stare a dieta. Ora ti spiego perché.
Le diete non funzionano
La ricerca scientifica ha evidenziato la stragrande maggioranza delle diete siano accomunate da una caratteristica particolare: non funzionano.
La maggior parte delle persone, infatti, interrompe la dieta prima del termine. Tra quelle che la proseguono, poi, molte non riescono a perdere tutti i chili preventivati o, addirittura, non perdono affatto peso. Tra le poche che ci riescono, infine, quasi tutte lo recuperano in seguito, spesso con gli interessi.
« I 2/3 delle persone che perdono peso, lo riacquistano entro un anno e, dopo cinque anni, quasi tutti i pazienti a dieta tornano al peso precedente »
Il problema principale delle diete sta nell’approccio prescrittivo e restrittivo, che si scontra con gli innati meccanismi di sopravvivenza del nostro corpo. La restrizione attiva infatti una serie di processi fisici e psicologici che ostacolano la tanto desiderata perdita di peso e spiegano perché la maggior parte delle persone non riesce a stare a dieta.
La restrizione
Ma cosa intendiamo quando parliamo di restrizione?
Parlando di alimentazione, possiamo fare riferimento a due tipologie di restrizione, entrambe promosse dalla maggior parte delle diete.
- Restrizione calorica: l’assunzione di calorie attraverso il cibo è inferiore al proprio fabbisogno; è fondamentale per perdere peso, ma se prolungata nel tempo attiva una serie di meccanismi fisiologici che ostacolano il raggiungimento di questo risultato.
- Restrizione dietetica cognitiva: tentativi di controllare “con la mente” la propria alimentazione attraverso regole che hanno come obiettivo la perdita o il mantenimento del peso (ad es., “Non posso mangiare i biscotti”). Alla restrizione cognitiva non corrisponde sempre una restrizione calorica o un’eliminazione effettiva degli alimenti sottoposti a regole. La sola presenza di regole e limitazioni mentali è però sufficiente ad attivare alcuni meccanismi psicologici che, aumentando il desiderio di cibo, allontanano dal risultato desiderato.
In sintesi, la restrizione calorica e/o cognitiva – che mettiamo in atto per mantenere il controllo sulla nostra alimentazione – spesso è proprio la responsabile delle difficoltà nel mantenere tale controllo.
Ecco perché non riesci a stare a dieta
Per comprendere perché la restrizione calorica e/o cognitiva portino la maggior parte delle persone a gestire con difficoltà il cibo, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo.
Il nostro corpo si è evoluto in un contesto in cui il cibo non era sempre disponibile ed ha quindi sviluppato meccanismi virtuosi per sopravvivere, mirati a ridurre l’impatto della carestia sul corpo. Tra questi meccanismi troviamo:
- riduzione del metabolismo per ottimizzare il consumo energetico: se ingeriamo meno calorie, il corpo inizia a consumare meno per “risparmiare” e ottimizzare le energie disponibili;
- rilascio di ormoni e neuro-trasmettitori che aumentano il senso di fame: quando il cibo è disponibile, aumenta l’assunzione di cibo in modo tale da “fare scorte” per fare fronte ad una eventuale carestia futura;
- comparsa di pensieri ossessivi nei confronti del cibo (“Penso sempre al cibo”): il pensiero sul cibo aumenta la ricerca di cibo;
- maggiore reattività alla presenza di cibo (“Adesso o mai più”): aumento della salivazione e dell’attivazione fisiologica di fronte al cibo porta ad assumere maggiori quantità di cibo, sempre nell’ottica di “fare scorte”.
È facile intuire come questi meccanismi psicofisici, aumentando il bisogno ed il desiderio di cibo, siano i tra principali ostacoli dello stare a dieta.
In sintesi, la prossima volta che ti chiederai «Perché non riesco a stare a dieta?», ricordati che non è questione di mancanza di volontà. È questione di sopravvivenza.
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