I principi della Mindful Eating
La Mindful Eating è un approccio all’alimentazione senza prescrizioni né restrizioni, basato sull’ascolto dei propri bisogni, valori e desideri. Scopriamo insieme quali sono i nove principi della Mindful Eating.
Ormai è risaputo: le diete non funzionano. Contrariamente a quanto si pensi, la restrizione e il controllo non sono infatti la soluzione per imparare a gestire il cibo, tanto meno per perdere peso. Il controllo, infatti, non fa che aumentare il desiderio dei cibi vietati o sottoposti a limitazioni. In altre parole, maggiore è il controllo e maggiore è il rischio di perderlo.
Proprio per superare queste limitazioni intrinseche dell’approccio dietetico, sono nati gli approcci anti-dieta, tra cui la Mindful Eating, che vede il corpo come un sistema perfettamente in grado di auto-regolarsi, senza la necessità di regole di alcun tipo.
Ognuno di noi è quindi in grado di mangiare in modo spontaneo ed equilibrato allo stesso tempo. Praticare la Mindful Eating consente infatti di “allenarsi” per tornare ad ascoltare e farsi guidare da sensazioni, bisogni psicofisici e valori personali.
Prima di iniziare a praticare, però, è importante conoscere i principi della Mindful Eating, sulla cui base iniziare a costruire un rapporto sereno e genuino con il cibo. Scopriamo allora subito i nove principi della Mindful Eating!
Principio 1: Solo tu sai di cosa hai bisogno
Nessuno può dirti quanta fame hai, o quando hai mangiato a sufficienza per sentirti sazia e soddisfatta. Non lo sanno i tuoi amici, né lo chef che stabilisce le porzioni dei tuoi piatti al ristorante, tanto meno la dieta più in voga del momento.
Tu, e solo tu, sai di cosa hanno bisogno il tuo corpo e la tua mente in ogni preciso momento, che è diverso da tutti gli altri.
Imparare ad ascoltare i segnali del tuo corpo e individuare cosa ti spinge a mangiare in un determinato momento può renderti davvero libera di prendere decisioni consapevoli e flessibili riguardo alla tua alimentazione.
Principio 2: Usa pensieri ed emozioni per orientarti, non per punirti
Non lasciarti guidare da pensieri ed emozioni che ti allontanano dai tuoi reali bisogni, come ad esempio: “Questo cibo non lo posso mangiare”, “Sto mangiando solo perché sono annoiata, non dovrei farlo, mi sento in colpa”.
Puoi avere voglia di un dolcetto. Puoi desiderare di mangiare in risposta ad un’emozione.
Prendere consapevolezza dei tuoi pensieri e delle tue emozioni ti può aiutare a capire di cosa hai davvero bisogno e a prenderti davvero cura di te.
Principio 3: Non esistono cibi buoni e cibi cattivi
Che tutti gli alimenti siano diversi tra loro, è indubbio: ogni cibo ha le proprie caratteristiche nutritive. Ma non esistono cibi buoni, e quindi permessi, o cibi cattivi, e quindi vietati (o permessi solo in determinate occasioni – come festività, weekend o “pasti sgarro” – e quantità). Nessun cibo, preso singolarmente, può infatti determinare il tuo stato di salute, o il tuo peso.
Puoi mangiare ciò che vuoi, quando vuoi.
Il senso di colpa che provi quando mangi determinati cibi, dipende proprio dalla distinzione tra cibi buoni e cibi cattivi. In altre parole, quando mangi cibi “cattivi” ti senti in colpa perché stai facendo qualcosa che consideri moralmente sbagliato.
Riconoscere che il cibo è semplicemente cibo, ti permette di guardarlo sotto un’altra luce, riconoscendo come l’unica distinzione *utile* da fare sia quella tra cibi più o meno in grado di rispondere ai tuoi specifici bisogni del momento.
Principio 4: La nutrizione conta
Un rapporto equilibrato con il cibo e l’alimentazione implica la presenza della cosiddetta “saggezza esteriore”, ossia l’insieme delle conoscenze nutrizionali che possono supportare le tue scelte. Conoscere i nutrienti contenuti nei cibi ed il ruolo che giocano nella tua alimentazione, sapere come comporre un piatto equilibrato e come pianificare i pasti della settimana, infatti, può davvero esserti utile per prenderti cura di te attraverso l’alimentazione.
Queste informazioni, però, dovrebbero essere un supporto alle tue scelte e non regole rigide sulla base di cui decidere, indipendentemente dai nostri bisogni, desideri e valori.
Principio 5: Saggezza interiore ed esteriore vanno a braccetto
La “saggezza esteriore” è un’alleata della “saggezza interiore”, ossia della capacità di ascoltarsi e di prendere decisioni in linea con le nostre sensazioni, bisogni, desideri e valori. Saggezza esteriore e saggezza interiore, infatti, a braccetto lavorano meglio.
Diventando consapevole di ciò che ti spinge a mangiare crei infatti lo spazio per decidere davvero cosa fare. Non decidi se mangiare o non mangiare sulla base di un “posso/non posso” o di un “dovrei/non dovrei”, ma piuttosto sulla base di un “voglio/non voglio”.
In definitiva, se accetti che ogni momento è unico e differente da qualsiasi altro, se ti ascolti e diventi consapevole di ciò che è meglio per te in quel preciso momento (dal punto di vista sia fisico che mentale), con ogni probabilità, prenderai decisioni diverse in situazioni diverse, o in situazioni uguali in momenti diversi. Non esistono regole generalizzabili ad ogni situazione ed è proprio per questo che il tuo corpo è una guida preziosa a cui affidarti.
Principio 6: Non è questione di forza di volontà
Quante volte ti hanno detto che è tutta questione di forza di volontà, che se vuoi puoi resistere all’impulso di mangiare, che non riesci a stare a dieta perché non lo vuoi davvero?
Beh, non è così.
Quando cerchi di autocontrollarti, infatti, ti forzi a non mangiare o a mangiare in un determinato modo, anche se non è realmente quello che vuoi. In altre parole, non ti ascolti, ti obblighi a seguire regole esterne per decidere se, cosa e quanto mangiare.
Il problema è che più cerchi di autocontrollarti, più ti affidi a regole autoimposte da seguire, e più è facile che tu possa perdere il controllo quando ne hai l’occasione (es. durante il “pasto sgarro”). Il risultato è che poi ti senti in colpa, e prende così il via un circolo vizioso che contribuisce a complicare il tuo rapporto con il cibo.
Sostituire le regole e la colpa con la curiosità e l’ascolto, passare dall’autocontrollo all’autoregolazione è allora la chiave per interrompere questo circolo vizioso.
Principio 7: Trova la gioia in ogni boccone
Mangiare in modo consapevole significa prestare attenzione al momento del pasto, in maniera intenzionale e non giudicante, e notare tutte le sensazioni fisiche, i pensieri e le emozioni del momento presente.
L’utilizzo dei sensi è uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per prendere consapevolezza del momento presente.
Allenare la capacità di usare tutti i sensi mentre mangi ti può aiutare a trovare il piacere in ogni singolo boccone. I sensi ti permettono infatti di gustarti l’intera esperienza del pasto, di nutrire al meglio mente e corpo, rispettando allo stesso tempo il cibo che ti fornisce vita ed energia.
Principio 8: Nella tua vita c’è tanto altro
Il cibo è una parte importante della tua vita, è ciò che ti permette di vivere, ma non è la tua vita. Il tuo peso è una parte di te, ma non è Te.
Ci sono tanti altri aspetti di te e della tua vita che meritano consapevolezza, attenzione e apprezzamento.
Lasciare andare le preoccupazioni ed il controllo riguardo al cibo e al tuo corpo, ti consente di investire le tue energie per coltivare altre aree importanti della tua vita, come relazioni, passioni, o lavoro.
Riconosci il tuo corpo come il mezzo che ti consente di fare tutto questo, e lascia che il cibo sia solo un contorno per tutto il resto.
Principio 9: avrai sempre a che fare con il cibo, per tutta la vita
Avrai sempre a che fare con il cibo, ogni giorno, per tutta la vita. Il momento giusto per farci pace è adesso.
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